Gli operatori domiciliari per HIKIKOMORI raccontano la loro esperienza

Dal CHIUSO all’AxTO – L’intervento domiciliare nei casi di isolamento sociale volontario – HIKIKOMORI

In Italia sempre più giovani decidono di rifugiarsi in casa, lontano dalle relazioni sociali, dal lavoro e dalla scuola. Spesso additati, erroneamente, come fannulloni o come dipendenti dalle nuove tecnologie, si tratta invece di ragazzi che soffrono profondamente il giudizio altrui e cercano di fuggirvi attraverso l’auto-reclusione.

È un’emergenza sociale ancora poco conosciuta, ma di gravità crescente, che affligge migliaia di famiglie in Italia, lasciate sole e impreparate a fronteggiare il problema del figlio, tra sensi di colpa e confusione.

L’agenzia formativa Forte Chance Piemonte, assieme a Hikikomori Italia, prima associazione nazionale che si occupa di ritiro sociale volontario, hanno dato vita al progetto “L’intervento domiciliare nei casi di isolamento sociale volontario – Hikikomori”, finalizzato ad aiutare cinque ragazzi, residenti a Torino, che soffrono di problematiche legate all’Hikikomori.

I cinque ragazzi, e le loro famiglie, sono stati seguiti a domicilio da operatori formati e sotto stretto monitoraggio da parte di un team di professionisti esperti di isolamento sociale volontario.

Il progetto AxTO è promosso dalla Città di Torino e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Partecipa al prossimo corso in partenza

Giulia Apa – Operatore domiciliare per HIKIKOMORI – racconta la sua esperienza

Silvia Ortolan – Operatore domiciliare per HIKIKOMORI – racconta la sua esperienza

Emily Comanzo – Operatore domiciliare per HIKIKOMORI – racconta la sua esperienza

Elena Carolei (presidente associazione Hikikomori Italia Genitori) racconta come si è svolto il progetto sull’hikikomori “Dal Chiuso all’AxTO”

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